Angela Merkel riabilita Silvio Berlusconi: nell’intervista al Corriere della Sera, smentisce ogni coinvolgimento nella caduta del Cavaliere.
Angela Merkel, ex cancelliera tedesca, torna a parlare dei suoi rapporti con Silvio Berlusconi. A distanza di tredici anni dalla tormentata caduta del governo dell’ex premier, la leader tedesca smentisce categoricamente ogni teoria di cospirazione che la vedeva protagonista.
In un’intervista al Corriere della Sera, riportata da Il Giornale, afferma: “In fondo, Berlusconi era un europeista“.
Merkel smentisce le teorie complottistiche su Berlusconi
Tra le dichiarazioni più rilevanti, spicca il netto rifiuto di qualsiasi coinvolgimento nella caduta di Silvio Berlusconi. “Non mi sono mai immischiata negli affari interni di un Paese amico“, ha dichiarato.
Dunque, respingendo con forza le accuse che le attribuivano una telefonata a Giorgio Napolitano per orchestrare un cambio di governo a Roma. L’ex cancelliera ha etichettato queste teorie come fantasie: “Di questa variante non avevo mai sentito parlare“.
La cancelliera ha poi ridimensionato l’impatto della famigerata conferenza stampa con Nicolas Sarkozy, nota per i sorrisetti ironici che accompagnarono il nome dell’ex premier.
“Non è assolutamente possibile che un capo di governo straniero causi la caduta di un altro“, ha spiegato, rimettendo la responsabilità degli eventi di quel periodo nelle mani delle dinamiche interne italiane.
Ha poi anche sottolineato la collaborazione positiva con il Cavaliere: “Si adoperava sempre per raggiungere comuni compromessi europei. Questo l’ho apprezzato“.
Una verità tardiva e l’elogio a Matteo Renzi
Le parole di Angela Merkel arrivano in ritardo, quando Silvio Berlusconi non può più replicare né accogliere il riconoscimento.
Non manca, però, il confronto con altri leader italiani. L’ex cancelliera ammette di aver avuto un feeling speciale con Matteo Renzi, allora sindaco di Firenze, grazie al suo approccio riformista. Elogia anche due figure importanti per l’Italia ovvero Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella, definiti “due meravigliosi presidenti“.